Luciano Baldacci nasce a Macerata Feltria il 09 Aprile del 1957.
Pittore e incisore deve la sua formazione alla Scuola del libro di Urbino, particolare da non sottovalutare per comprendere il suo sviluppo artistico.
E’ lui stesso che, nel suo studio, ci parla dei giorni della scuola; la sede della Scuola del libro fino a fine anni ’70 si trovava nel Palazzo Ducale e questa visione ispirava Baldacci nelle sue giornate di studio.
La sua formazione è ampia ed ha subito cambiamenti nel tempo mantenendo però sempre un occhio rivolto alla natura.
E’ Luciano che ci parla di Figurativismo a proposito dei suoi quadri dove ricorrono spesso soggetti naturali quali gli uccelli, i melograni, i frutti degli alkekengi, rose appassite, tazze, farfalle, colori, ma anche paesaggi campestri con ruderi rurali.
Il Figurativismo comprende una molteplicità di tecniche da esplorare, tocco su tocco, pennellate su pennellate.
Le tavole su cui si dipinge non sono tele, non piace a Baldacci che possa emergere la trama e quindi predilige l’uso del legno.
Lo studio della tecnica dell’Acquaforte, spesso praticata e studiata a scuola, aiuta la preparazione del supporto per renderlo pronto ad accogliere il colore con le sue vibrazioni.
Il disegno a matita è molto importante per l’artista, che ci ricorda che “un buon disegnatore può essere un bravo pittore, ma non viceversa” infatti Baldacci è abilissimo anche nel disegno a mano libera dove i protagonisti sono solo un foglio bianco e la mina della matita.
Molte sue opere sono disegni a matita e nell’assenza del colore si coglie ancora più accentuata la maestria nel tratto fatto di piccoli punti, reticoli di venature, striature di chiaroscuro.
Siamo veramente colpite nel vedere dal vivo alcuni quadri, la superficie è così nitida,
luminosa, i colori squillanti, le pennellate non si percepiscono, i colori ad olio sono “tirati”, viene usata la tecnica della velatura, ancora una volta il richiamo è ai grandi della pittura, dai Fiamminghi a Leonardo. Ci stupisce la preparazione tecnica dell’artista che strato dopo strato riesce a rendere la trasparenza e la lucentezza del colore.
Nell’ammirare le opere di Baldacci entriamo in un mondo parallelo fatto di maestria pittorica e capacità tecnica nel quale l’artista non vuole lanciarci messaggi ma farci entrare nelle sue visioni e composizioni, lasciarci la libertà di immergerci in luoghi dai silenzi rarefatti, abitati da uccelli, pesci, ramarri, frutti succosi e oggetti inanimati dove ognuno può trovare il proprio spazio ed il proprio silenzio.
Il quadro è una realtà che ci viene consegnata con la possibilità di abitarla e la libertà di viverla a seconda della nostra sensibilità. Luciano Baldacci ha terminato la sua opera in silenzio, apponendo una firma piccola e difficile da trovare, uscendo in punta di piedi dal suo quadro senza quasi esserne il protagonista ma uno spettatore riservato.
Studio d'arte Baldacci Luciano
Via Aldo Moro, 2
Sassofeltrio (PU)
Cellulare 328 3881566
E-mail: baldacci.luciano@alice.it
Sito web: https://lucianobaldacci.wixsite.com/lucianobaldacci