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Chiesa di Sant'Apollinare

L’attuale chiesa di Sant’Apollinare, con la casa canonica adiacente, venne costruita a Mercatino Conca fra il 1957 e il 1963.

L’iter per arrivare alla definitiva consacrazione e realizzazione della chiesa ha richiesto diverse vicissitudini nel corso degli anni: primo fra tutti il problema di concedere ai Mercatinesi la loro parrocchia, trasferendola dal comune di Monte Grimano.

L’annosa questione trovò risoluzione dopo quattro richieste alla Sacra Congregazione del Concilio Vescovile che andarono a vuoto, solo nel 1906 venne emanata la sentenza in cui si diceva che la Parrocchia di Sant’ Apollinare doveva essere trasferita a Mercatino Conca, (attualmente sul muro della chiesa è affissa una targa con la dicitura in latino della suddetta sentenza).

Siccome in quegli anni nel paese i Mercatinesi stavano costruendo la nuova Parrocchia, che si trovava nella via principale dove oggi c’è la farmacia, venne emessa la relativa Bolla Pontificia e nel 1910 avvenne la traslazione della Chiesa di Sant’Apollinare a Mercatino.

Il primo ad occuparsi della nuova chiesa fu il Cappellano dell’antico Oratorio di San Pietro, (che faceva le veci della parrocchia fin dal 1664 e la cui confraternita smise di esistere nel 1942, proprio per effetto del trasferimento) Don Giovanni Pradera.

Alla guida della chiesa si sono succeduti  8 parroci:

  • Don Luigi Ceccoli, 1911
  • Don Settimio Nicolini 1913, al quale si deve la costruzione dell’allora casa canonica e del campanile;
  • Don Mauro Masi, 1922;
  • Don Socrate Campana, 1923, che fece installare due campane nella torre campanaria;
  • Don Giuseppe Cenerini, 1942, che volle far edificare la nuova ed attuale chiesa con la canonica;
  • Don Domenico Gasperoni e Don Pasquale "Lino" Gostoli, 1970;
  • Don Lino Gostoli, 1974;
  • Don Marino Gatti dal 1993 a tutt’oggi, al quale si deve il particolare impulso dato alla Caritas Valconca e al gruppo “Carità e Missioni”. A Mercatino opera da oltre 10 anni la “Casa della Pace”, una realtà pensata, cercata e fortemente voluta da don Oreste Benzi, da don Marino, da tutta la Comunità “Papa Giovanni XXIII” e da molte persone del Montefeltro. La “Casa della Pace” è un luogo di formazione permanente al servizio civile volontario in Italia e all’Estero, che ha accolto circa 800 giovani, provenienti da tutta Italia.

Il progetto della chiesa di Sant’Apollinare è stato realizzato nel 1957 dall’Arch. Paolo Fidenzoni.

Dalla relazione tecnica si apprende che la posizione dell’edificio religioso, situato tra la principale via Roma e la strada provinciale, è orientata a sud – est e sorge su un terreno in salita in modo che possa dominare l’abitato circostante, diventando punto di riferimento nell’architettura del paese.

La chiesa è a tre navate denunciate dalla facciata divisa in tre parti, quella centrale con copertura a due spioventi e le due laterali.

La pianta è sormontata da una cupola la cui imposta è sopraelevata dal tamburo sul cui tamponamento sono ricavate delle finestre che permettono alla luce di illuminare lo spazio sottostante, infine la copertura con coppi alla romana è sormontata dalla croce.

La facciata presenta nella parte centrale una pensilina, una sorta di rilettura moderna dell’antico protiro che serviva a proteggere l’entrata dei fedeli, il cui muro sottostante presentava nel progetto del 1958 un rivestimento di mattoni faccia a vista che però non è stato realizzato.

Nell’archivio parrocchiale diocesano di Mercatino Conca vi sono le tavole di progetto, in esse sono rappresentate diverse soluzioni architettoniche per la realizzazione della chiesa, in tutte vi è la presenza del campanile ideato in chiave moderna con le campane a vista collocate una sopra l’altra ma il campanile non fu mai realizzato e le campane sono ancora conservate all’interno della chiesa.

Il dislivello tra il piano stradale e quello della chiesa è di 4 metri, questo spazio è stato utilizzato per ricavarci la cripta che oggi ospita al suo interno la sede della Caritas, una piccola Cappella e la sala parrocchiale dedicata a Don Pino. Ai locali si accede direttamente dalla strada e internamente accanto alla sacrestia.

La casa canonica sorge sul fianco sinistro della chiesa, ospita l’abitazione del parroco e i locali dove si svolgono le attività pastorali, è stata anche Casa della Pace dando ospitalità e ricovero ai più bisognosi.

La Chiesa, al suo interno, è ampia e spaziosa, illuminata naturalmente dall’alto per via della luce che entra dalle 8 finestre del tamburo della cupola.

Percorrendo la navata centrale, che ospita le panche per i fedeli, incontriamo l’altare con le tarsie lignee, a cui si accede tramite tre gradini, dietro di esso un secondo altare con il tabernacolo a cui fa da sfondo, a ridosso dell’abside pentagonale, l’imponente mosaico dai toni caldi dell’oro e dell’arancio che raffigura Gesù e il miracolo dell’incontro con i discepoli di Emmaus.

Nella navate laterali due balaustre lignee con sportelli intarsiati, separano gli spazi.

Entrando, sulla parete della navata di destra, vi è una pala dipinta con cornice lignea che raffigura, La Vergine col bambino Tra Sant’Apollinare, patrono di Mercatino Conca, e Sant’Antonio. Nella parete accanto vi è un’edicola in legno che ospita la statua della Madonna. Ogni mese di maggio la statua viene portata in processione nella festa a Lei dedicata.

In corrispondenza nella navata di sinistra, troviamo la statua di Santa Rita, proseguendo nel muro vi sono in ordine di percorrenza, un dipinto ad olio su tela che raffigura “La Crocifissione” con a sinistra la Madonna, al centro il Cristo in Croce e a destra San Giovanni apostolo. Il quadro è datato XVII sec., di autore ignoto.

L’altro dipinto ad olio su tela  proviene dall’ex Oratorio di San Pietro, del XVII sec. raffigura al centro San Pietro in cattedra sormontato dalla Madonna col Bambino, ai lati sulla sinistra Sant’Ubaldo vescovo e sulla destra San Francesco d’Assisi.

Si ritorna così, in questo cammino virtuale all’entrata vicino a cui è collocato il bellissimo presepe meccanizzato con l’alternanza del giorno e della notte e i personaggi contestualizzati con dovizia di particolari, nei loro mestieri e nelle loro case, durante le Festività Natalizie viene scoperto per la gioia dei più piccoli e di tutti gli appassionati, sotto di esso al riparo dal pubblico vi sono le due campane inutilizzate.

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